Alzarsi presto fa venire le malattie! Lettera a tutti i portatori sani di bioritmo 25
Posted by npanna su aprile 12, 2008
Abbiamo finalmente le prove: svegliarsi presto la
mattina fa venire le malattie. Non a tutti, solo a chi
ha un ritmo circadiano di 25 ore. Di chi sto parlando?
Dei dormiglioni, spesso definiti derogatoriamente anche
pigroni e che ora hanno il diritto, per motivi di
salute, di dormire quanto vogliono. I così detti
pigroni infatti, non sono per niente pigri, hanno
semplicemente un ritmo biologico non di 24, bensì di 25
ore e un gran bisogno di andare a letto tardi ma,
sopratutto, di svegliarsi tardi, tardissimo.
Questi i risultati di uno studio realizzato al policlinico
universitario di Berlino e recentemente pubblicati su
un noto settimanale tedesco in cui si legge che chi ha
un ritmo di vita che va contro il proprio orologio
biologico è più portato a sviluppare patologie
organiche.
Quel malessere quotidiano al suono della sveglia, il
mal di testa latente e la scarsa concentrazione fino al
pomeriggio non sono quindi altro che i sintomi di un
fenomeno detto jet lag sociale e non di pigrizia.
L’articolo continua affermando che: “fino a che in
molte aziende e scuole continueranno a vigere i
superati orari di lavoro della società agraria, per gli
animali notturni non resta che una magra consolazione:
il pregiudizio che un ritardatario cronico non sia
altro che pigro è definitivamente smentito dai
risultati da noi ottenuti”.
Magra consolazione? Ma quale magra consolazione: si
tratta di una affermazione rivoluzionaria dalle
implicazioni profonde. Quali?
Cominciamo da quelle riguardanti la “scuola
dell’infanzia” nota ai miei tempi col nome di asilo.
Quante volte avete sentito questa affermazione: i
bambini la mattina si svegliano presto e non vedono
l’ora di andare all’asilo. E quante volte vi siete
sentiti diversi e avete pensato io veramente no, io
dormirei tranquillamente fino a mezzogiorno. L’ora in
cui orologio biologico di un pigro dice: bhe, è il
momento del latte coi pan di stelle. E invece? E invece
all’asilo è ora di pranzo e le suore, oggi le
educatrici, ti costringevano a mangiare pasta scotta e
polpette oleose. Se poi facevi pure parte dei bambini
da tenere particolarmente sotto controllo perchè a
“rischio deperimento”, prestavano particolare
attenzione affinché il piatto fosse vuoto applicando la
migliore pedagogia che esista per convincere una
bambina di tre anni a mangiare: se butti via il cibo
viene il diavoletto e ti porta all’inferno.
Consapevole di avere davanti a me una vita, curiosa di
vivere e vogliosa di sperimentare la libertà che,
sapevo, prima o poi, a diciotto anni si diceva, sarebbe
arrivata, buttavo giù tutto scacciando ogni volta il
diavoletto in agguato e arrestando l’orologio biologico
(“a livello biomolecolare sembra essere finalmente
appurato che animali notturni non possano comportarsi
altrimenti, anche se volessero”)
che riprendeva a ticchettare con forza per far valere i
suoi diritti alle ore 13:00 quando dal refettorio si
andava tutti nell’aula per fare il riposino
pomeridiano. RIPOSINO POMERIDIANO?!?!? Ma se ho appena
fatto colazione, all’inglese, ma pur sempre colazione.
Il brunch infatti non è nient’altro che l’invenzione di
un dormiglione per dare un touch di coolness al jet lag
sociale e imporre subdolamente una parte dei propri
rtimi a chi la mattina è sveglio dalle sette, e senza
bisogno alcuno di mettere la sveglia, anzi, ti dirò di
più, apro gli occhi tutti i giorni alla stessa ora. Ma
alle 13:00 all’asilo, invece di cominciare la giornata come avrebbe voluto il mio bioritmo 25,
si poggiavano le braccia conserte sul banchetto, si
adagiava la testa sul grembiulino e si faceva silenzio
perché ora SI DORME!
Lo studio sopra citato lo dice chiaramente: viviamo
ancora in una società organizzata in base ai ritmi
della società agraria divenuti ormai completamente
obsoleti e per di più dannosi! A questo punto propongo
che il ministro delle attività produttive organizzi una
seduta congiunta col ministro della salute affinché
venga riconosciuta la categoria del “bioritmo 25” con
tutti i diritti accessori, a cominciare dalla libertà di
andare all’asilo all’ora che si vuole e di denunciare
per mobbing tutti coloro che osino tacciare un
portatore sano di “bioritmo 25” di pigrizia.
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